DREAM TEAM CROCETTA KIDS

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Da oltre vent’anni notiziari sportivi di tutto il mondo spendono parole su parole per elogiare quella squadra da tutti conosciuta come “Dream Team”, una perfetta macchina da guerra dotata di armi del calibro di Michael Jordan, Larry Bird e Magic Johnson … insomma veri e propri mostri sacri che hanno segnato la storia della pallacanestro e dello sport in generale.

Dopo ore ed ore di videoclip, questo meraviglioso paio di scarpe di cristallo cominciava a starci un pochino stretto e abbiamo dunque deciso di voltare pagina, acquistandone uno di minor pregio ma sicuramente molto comodo … due belle spikes di pelle. Abbiamo deciso oggi di parlarvi della NOSTRA squadra dei sogni, un’allegra brigata di “giovani leoncini” destinati fin dalla nascita a diventare piccoli campioni e, soprattutto, fratelli veri.

Federico Buffa, story-teller di fama internazionale, riassumerebbe con: “Vederli giocare non appagava soltanto gli occhi … appagava anche lo spirito”. L’impressione da fuori era quella di stare seduti su una nuvola ad ammirare una serie di angeli in divisa tuffarsi nella terra rossa. Eroici paladini capaci di rendersi protagonisti del più affascinante dei poemi epici … IL BASEBALL. Quanto vorrei poterli ammirare ancora una volta in azione, rendermi conto della gioia che riuscivano a portare sul diamante e rimanere impressionato dall’intesa con quell’allenatore sempre pronto a sparire dietro i riflettori dopo aver raggiunto l’obiettivo prefissatosi.

Potenza, talento, coraggio e impegno costante creavano quell’incantesimo perfetto di cui chiunque rimaneva spettatore ipnotizzato, un sogno dal quale nemmeno una cannonata avrebbe potuto distrarti. E quei tifosi … impossibile desciverli a parole. Una carovana di matti da legare, prontamente munita di trombette e fumogeni, e sicura a tal punto della vittoria da far preparare anticipatamente uno scudetto di cartone nel 2008. Se dovessi paragonarli a qualcosa, niente mi verrebbe in mente se non un film di Bud Spencer o uno spettacolo di magia … quel quadro perfetto di cui conosci ogni pennellata nel dettaglio ma che non ti stanchi mai di guardare.

I loro nomi non verranno di certo ricordati … ma tra una decina d’anni, quando alla Crocetta si guarderanno quelle medaglie d’oro ammaccate appese alla parete, tra una coca e un panino, ripensando a quei momenti una lacrima e quattro risate scapperanno sicuramente.

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